SOLUZIONI TRACCE ATTO GIUDIZIARIO ESAME AVVOCATO 2023
Riportiamo di seguito le tracce e le soluzioni schematiche e orientative relative alla prova dedicata alla redazione dell’atto giudiziario per l’esame d’avvocato 2023.
TRACCIA atto di diritto civile esame avvocato 2023
Tizio riferisce di essere conduttore di un immobile destinato a uso diverso dall’abitazione, in particolare destinato a sede della sua azienda di autorimessa. A causa del rigurgito di liquami da uno dei tombini presenti sul pavimento del locale, questo si è interamente allagato due mesi prima. A seguito di sopralluogo dei Vigili del fuoco, l’immobile è stato dichiarato inagibile fino al totale ripristino delle condutture, ancora non consegnato.
Tizio ha appena ricevuto dal locatore la notifica dell’intimazione di sfratto per morosità, in ragione del mancato pagamento delle ultime due mensilità del canone.
La controparte intimante ha anche invocato la clausola “solve et repete” (art. 1462 c.c.).
Tizio è interessato a tenere in vita il contratto di locazione e a non dover sopportare il pagamento del canone a fronte dell’inattività della sua azienda; vuole altresì essere sollevato da tutte le ulteriori conseguenze pregiudizievoli derivate dall’evento.
Il candidato rediga la comparsa di costituzione e risposta per la parte intimata, valutando altresì l’esperibilità di azione riconvenzionale nei confronti dell’intimante e dei terzi.
SOLUZIONE traccia atto civile esame avvocato 2023
ATTO DA REDIGERE
Comparsa di costituzione e risposta in opposizione a intimazione di sfratto per morosità con domanda riconvenzionale e chiamata in causa di terzo
(ex artt. 660 comma 5 e 167 c.p.c.)
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Sulle ragioni del mancato pagamento: eccezione di inadempimento ex art. 1460 c.c.
art. 1571 c.c. Il contratto di locazione (nozione) – abitativo e non abitativo
art. 1571 – 1575 – 1587 c.c. Obbligazioni principali delle parti
art. 1576 – 1577 c.c. Mantenimento della cosa in buono stato locativo – ripartizione degli obblighi tra conduttore e locatore: onere in capo al locatore di provvedere agli interventi straordinari
art. 1460 c.c. Eccezione d’inadempimento, in virtù della quale chiedere il rigetto dell’intimazione di sfratto per morosità
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Sulla irrilevanza della clausola “solve e ripete”invocata dalla controparte
art. 1462 c.c. : Clausola limitativa della proponibilità di eccezioni; strumento di autotutela,
art. 1462 c.c., comma 1: impossibilità di invocare la clausola per eccezioni di nullità, annullabilità e rescissione; giurisprudenza su inopponibilità della clausola in presenza di un’eccezione di inadempimento
art. 1462 c.c., comma 2: in subordine, richiesta di sospensione di qualsiasi condanna
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Domanda riconvenzionale
Richiesta di risarcimento dei danni contrattuali ed extracontrattuali (art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito)
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Chiamata in causa del terzo
art. 106 c.p.c. e 269 c.p.c.
Chiamata in causa del Comune, gestore della rete fognaria, al fine di richiedere il risarcimento dei danni extracontrattuali
CONCLUSIONI
Voglia il Tribunale adito, previa ogni più utile declaratoria del caso o di legge, rigettata ogni diversa e contraria istanza ed eccezione:
In via preliminare:
autorizzare la chiamata in causa ex artt. 106 e 269 c.p.c. del Comune di … (C.F. e P.IVA …), con sede legale in …, via …, n. …, in persona del legale rappresentante pro tempore, e chiedere che venga disposto lo spostamento della prima udienza, allo scopo di consentire la citazione del terzo nel rispetto dei termini di legge;
Nel merito:
- respingere la richiesta di applicazione della clausola solve et repete e, previo accertamento dell’inadempimento del locatore per i motivi dedotti, rigettare la richiesta di convalida dello sfratto per morosità;
- in subordine, nel denegato caso in cui la clausola ex art. 1462 c.c. fosse ritenuta applicabile, ritenuti sussistenti i gravi motivi previsti ai sensi del comma 2 della predetta norma, consistenti nell’accertato inadempimento del locatore, sospendere qualsiasi condanna del conduttore sino all’esito del giudizio.
In via riconvenzionale:
- condannare il locatore a ripristinare a propria cura e spese le condutture;
- condannare il locatore al risarcimento di tutti i danni patiti dal conduttore, quantificati nella somma di complessivi € ….
Sempre in via riconvenzionale:
accertare e dichiarare la responsabilità extracontrattuale del Comune di … e, per l’effetto, condannarlo al risarcimento del danno pari a € …
In ogni caso, con vittoria di spese ed onorari del presente giudizio, oltre Iva, cpa e spese generali come per legge.
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TRACCIA atto di diritto penale esame avvocato 2023
Tizio viene raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli, in quanto indagato in ordine al delitto di favoreggiamento personale aggravato (art. 378 co.2 c.p.), perché, in qualità di primario ortopedico presso un ospedale pubblico di Napoli, aveva gratuitamente e riservatamente assistito in tale struttura un pericoloso e celebre capo di una cosca camorristica latitante, la cui identità e situazione giuridica universalmente nota, era a sua conoscenza.
Dalle indagini svolte era risultato, altresì, che Tizio non aveva effettuato alcuna annotazione della visita nei documenti ospedalieri.
Il candidato, assunte le vesti del difensore del sanitario indagato, rediga l’atto stimato opportuno soffermandosi sugli istituti e sulle problematiche sottese al caso in esame.
SOLUZIONE traccia atto penale esame avvocato 2023
ATTO DA REDIGERE
Istanza di riesame
1) Insussistenza delle condizioni previste dall’art. 273 c.p.p.: carenza dei gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di cui all’art. 378 c.p. comma 2
2) Insussistenza dei presupposti di cui all’art. 274 c.p.p.: carenza delle esigenze cautelari
3) Richiesta di applicazione di una misura meno afflittiva ex art. 275 c.p.p.
CONCLUSIONI
Alla luce delle su esposte considerazioni, si chiede che Codesto Tribunale voglia annullare l’ordinanza impugnata, ovvero commutare la misura in atto con altra meno afflittiva.
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TRACCIA atto di diritto amministrativo esame avvocato 2023
Nei confronti della Alpha S.r.l., operativa nel campo dell’edilizia pubblica e privata, le cui quote sono possedute interamente, in pari misura, dai fratelli Tizio e Caio, viene rilasciata un’informazione interdittiva antimafia per rischio di infiltrazione mafiosa, in data 10/06/2023, dalla prefettura di Palermo ai sensi degli artt. 91 ss. D.Lgs. n. 159/2011 e dell’art. 10 D.P.R. n. 252/1998.
Premesso che la misura interdittiva si fonda sui seguenti elementi indiziari:
- adozione di precedente informazione del 20/05/2016, a sua volta basata sulla misura inibitoria del divieto ed esercitare attività imprenditoriale applicata ai fratelli Tizio e Caio nell’ambito dell’operazione antimafia denominata Omega;
- sentenza di proscioglimento del Tribunale di Termini Imerese dei fratelli Tizio e Caio per il reato di cui all’art. 416 bis c.p., passata in giudicato e sentenza di proscioglimento del G.u.p. presso il Tribunale di Palermo in favore degli stessi per intervenuta per iscrizione per i reati di cui agli artt. 110 e 353 c.p., le quali tuttavia evidenziavano la probabile esposizione a influenze illecite della malavita organizzata;
- sequestro preventivo della società e dei beni aziendali nell’ambito dell’operazione Omega, poi revocato,
il candidato, assumendo le vesti di legale della compagine sociale, predisponga l’atto stimato opportuno per tutelare la propria assistita.
SOLUZIONE traccia atto amministrativo esame avvocato 2023
ATTO DA REDIGERE
RICORSO
MOTIVI DI DIRITTO
I. VIOLAZIONE E FALSA APPLICAZIONE DEGLI ARTT. 84, 91 E 93 DEL D.LGS. 159/2011. ECCESSO DI POTERE PER DIFETTO DI ISTRUTTORIA, TRAVISAMENTO DEI FATTI, CONTRADDITTORIETÀ, IRRAGIONEVOLEZZA, ILLOGICITÀ, DIFETTO DI PROPORZIONALITÀ ED ARBITRARIETÀ, VIOLAZIONE DELL’OBBLIGO DI MOTIVAZIONE DI CUI ALL’ART. 3 DELLA LEGGE N. 241/90.
II. INATTUALITÀ DELL’INTERDITTIVA E/O MANCANZA DI ATTUALITÀ DEGLI ELEMENTI INDIZIANTI EX ART. 91 D.LGS. 159/2011; DIFETTO DI MOTIVAZIONE; ECCESSO DI POTERE PER CARENZA DI ISTRUTTORIA; VIOLAZIONE DEL DIRITTO DI DIFESA. VIOLAZIONE DEL PRINCIPIO DI LEGALITÀ, VIOLAZIONE DEL PRINCIPIO DI LIBERA INIZIATIVA IMPRENDITORIALE (ART. 41 COST.)
ISTANZA CAUTELARE
CONCLUSIONI
Voglia l’Ecc.mo Tribunale Amministrativo Regionale di Palermo adito:
1) In via cautelare, sospendere il provvedimento impugnato, sussistendone i presupposti di legge;
2) In via principale accogliere il presente ricorso e, per l’effetto, annullare il provvedimento impugnato e gli atti ad esso sottesi.
Documenti come da separato indice.
Con riserva di altro dedurre e produrre, nonché di proporre motivi aggiunti.
Con vittoria di spese, diritti ed onorari.
Salvo ogni altro diritto.