Esame di avvocato 2017: la seconda traccia in materia di diritto civile 12/12/2017
In data 9 febbraio 2016 Tizio, marito di Caia, al settimo mese di gravidanza, viene travolto e ucciso mentre attraversa la strada sulle strisce pedonali da un’auto condotta da Sempronio.
In data 15 aprile 2016 nasce Caietta, figlia di Caia e del defunto Tizio. Caia si rivolge al proprio legale di fiducia, dolendosi del fatto che Caietta, a causa del fatto illecito di Sempronio, sia nata senza il padre, accusando così un danno permanente e significativo che la segnerà per tutta la vita. In tale occasione Caia riferisce di aver già sottoposto la questione alla società assicuratrice dell’autovettura di Sempronio, che sta curando la pratica di ristoro del danno in suo favore, sentendosi tuttavia opporre l’insussistenza di un danno risarcibile in favore di Caietta in quanto questa, al momento del decesso del padre, non era ancora nata. Il candidato, assunte le vesti del legale di Caia, premessi i cenni sullo stato giuridico del concepito, rediga motivato parere esaminando le questioni sottese al caso in esame.
Disciplina normativa
- Art. 1 cod. civ.- Capacità giuridica. Il candidato deve soffermarsi sull’acquisto della capacità giuridica e sulla condicio iuris posta dal secondo comma dell’articolo.
- Art. 2059 cod. civ. – Danni non patrimoniali. Il candidato deve soffermarsi sull’aspetto relativo ai danni non patrimoniali derivanti dalla lesione di diritti inviolabili costituzionalmente garantiti. All’uopo sarebbe stato opportuno un breve accenno agli artt. 2, 29, 30 Cost.
Questioni
- Stato giuridico del concepito ed ammissibilità della tutela risarcitoria.
- Ammissibilità del risarcimento del danno da uccisione di prossimo congiunto (diritto al godimento del rapporto parentale).
Giurisprudenza di riferimento
- Cass. Civ., S.U., n. 25767/2015. La sentenza risolve il dibattito giurisprudenziale sullo stato giuridico del concepito.
Necessario, pertanto, indicare l’esistenza di un contrasto giurisprudenziale tra la tesi tradizionale che escludeva la risarcibilità del danno in favore del nascituro in quanto soggetto sprovvisto di capacità giuridica e la tesi più recente, cristallizzata dalle Sezioni Unite, secondo la quale alla tutela giuridica del nascituro può pervenirsi senza postularne una piena soggettività, bensì considerandolo come oggetto di tutela.
Sulla base di tale evoluzione deve affermarsi che l’ordinamento attuale riconosce al concepito di essere destinatario della tutela risarcitoria, essendo questa condizionata esclusivamente alla condicio iuris relativa all’evento nascita. - Cass. Civ. sez. III, n. 5509/2014. La sentenza afferma che anche il figlio nato dopo la morte del padre naturale per fatto illecito del terzo avvenuto durante la gestazione, ha diritto ad essere risarcito dal responsabile per la perdita del rapporto parentale con il padre e per i pregiudizi non patrimoniali conseguenza dell’evento.
Anche per questa seconda questione, il candidato deve indicare che tale pronuncia modifica il precedente orientamento, volto a non riconoscere tutela alla situazione giuridica oggetto della traccia. Tale voce di danno si colloca nell’area dell’art. 2059 cod. civ., in raccordo con le suindicate norme costituzionali.
Conclusione
Caia, in qualità di esercente la responsabilità genitoriale, potrà agire nei confronti dell’assicurazione per l’accertamento e la conseguente condanna dei danni patiti in conseguenza dell’evento lesivo ascrivibile a Sempronio. Potrà richiedere, pertanto, sia il risarcimento del danno patrimoniale (danno emergente e lucro cessante) che quello non patrimoniale (perdita del rapporto parentale).
Il candidato deve precisare che l’azione giudiziale nei confronti della assicurazione deve essere preceduta dal procedimento di negoziazione assistita, condizione di procedibilità della domanda in materia di danni causati da circolazione stradale.